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Il Coronavirus e le sue conseguenze traumatiche

Il Coronavirus e le sue conseguenze traumatiche

Stiamo tutti vivendo un periodo estremamente faticoso e complesso che non può essere paragonato a nessun altra esperienza occorsa a ciascuno nell’arco della propria vita: la pandemia e le sue conseguenze (morti, contagi, quarantena, distanziamento sociale).

E’ evidente che le misure restrittive prese dal governo sono state necessarie a tutela della salute pubblica al fine di evitare il propagarsi dell’epidemia. Ma è ugualmente importante non bisogna sottovalutare anche gli effetti di questa pandemia e dei necessari interventi in  termini di conseguenze sulla salute psicologica dei cittadini. Dopo un evento traumatico di tale portata storica è inevitabile che ci siano anche ripercussioni sul benessere psicologico individuale di ogni persona appartenente a qualunque fascia di età, reddito, genere o livello sociale e culturale.

In termini di esposizione a questo specifico evento traumatico possiamo distinguere 6 diverse tipologie di vittimizzazione che possono essere presenti in maniera univoca o plurima.

  • Vittime di I° tipo: chi direttamente subisce l’impatto dell’evento
  • Vittime di II° tipo: parenti o persone care dei defunti o dei superstiti
  • Vittime di III° tipo: i soccorritori , operatori dell’emergenza/urgenza
  • Vittime di IV° tipo: La comunità coinvolta nel disastro
  • Vittime di V° tipo: chi per caratteristiche pre-critiche può reagire sviluppando un disturbo psicologico a breve o a lungo termine
  • Vittime di VI° tipo: chi avrebbe potuto essere una vittima del primo tipo o chi si sente coinvolto per motivi indiretti(Taylor,Frazer 1981)

I principali segnali dell’insorgere di un PTSD (disturbo post traumatico da stress) sono secondo il DSM V (Manuale Diagnostico e statistico dei Disturbi Mentali)

  • Disturbi del sonno
  • Difficoltà di concentrazione
  • Difficoltà di memoria (fissazione nuovi concetti, rievocazione abilità)
  • Addiction
  • Affaticamento, mancanza di energia
  • Irritabilità/irrequietezza
  • Isolamento/chiusura

Specificatamente in merito alla pandemia da Coronavirus possono manifestarsi sintomi quali:

  • Intrusività: immagini ricorrenti, memorie involontarie e intrusive dell’evento (flashback ), che possono presentarsi come brevi episodi o come completa perdita di coscienza. (per esempio rivedere i soccorritori che portano via in ambulanza proprio padre con “tute d’astronauti”, pensieri continui e intrusivi sulla possibilità di essere entrati in contatto con una persona potenzialmente positiva, ecc.)
  • Evitamento: tentativo vano di evitare pensieri o sentimenti correlati al trauma. Impossibilità ad avvicinare ciò che rimanda all’evento (per esempio non contattare il medico anche in caso di tosse e febbre per paura di fare il tampone, ridicolizzare quanto sta accadendo per non entrare in contatto con la paura, cambiare discorso non appena si parla di Coronavirus )
  • Iperarousal: aumentata attivazione psicofisiologica (ad es. allerta alta ad ogni nuova notizia, tachicardia quando si viene a conoscenza del primo caso positivo nella propria città, toccarsi la fronte e percependosi leggermente caldi si inizia a fare fatica a respirare, ecc.)
  • Umore depresso e/o pensieri persistenti e negativi. Credenze e aspettative negative su di sé o sul mondo. Profondo senso di abbandono (per esempio iniziare ad avere pensieri negativi su di sé e/o sul mondo “non vado bene”, “il mondo è sempre pericoloso“ “siamo spacciati” )(Giada Maslovarich, 2020)

Un supporto psicologico tempestivo e qualificato risulta essere fondamentale per scongiurare la possibilità di sviluppare psicopatologie pervasive e per poter riacquistare il proprio equilibrio psicoemotivo e le risorse per affrontare  in maniera costruttive ed efficace le conseguenze di questa emergenza sanitaria.

L’equipe di CSPP ha al suo interno professionisti con esperienza decennale nella gestione e nella elaborazione dei traumi semplici e complessi che affronta e gestisce con piani terapeutici specifici e strutturati  in base al profilo personologico di ciascun individuo e realizzati con tempestività e competenza.

I terapeuti coniugano la specialistica traumatologica ad una specialistica sistemico relazionale e dell’età evolutiva che consente la presa in carico oltre che dei singoli individui anche di nuclei familiari con componenti appartenenti alle diverse fasce di età.



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