

Terapia di coppia
La terapia di coppia si rivela idonea in quelle situazioni di conflitto e di patologia della relazione ogni qualvolta sia esclusa però la presenza di sintomi nei figli (in quest’ultimo caso sarebbe, invece, più indicata la terapia familiare).
Secondo il modello sistemico-relazionale, si lavora con la coppia individuando le radici significative della patologia del rapporto e facilitandone la cura. Ogni membro della coppia viene pensato come soggetto che, mentre porta il proprio contributo alla relazione, mantiene la propria autonomia ed è capace di strategie che attingono ai significati individuali e all’organizzazione della personalità.

Terapia familiare
La famiglia è il sistema vivente di riferimento principale nell’esperienza emotiva di una persona e, nei casi di disagio psichico, è il primo contesto all’interno del quale i sintomi assumono una funzione precisa. Per questo motivo, il nostro approccio sistemico-relazionale si basa sulla collaborazione di tutta la famiglia, genitori e figli, in una consultazione finalizzata alla comprensione delle origini della sofferenza che si manifesta nel comportamento disturbato di uno dei suoi membri.

Terapia EMDR
L’EMDR è una terapia d’elezione per l’intervento sugli eventi traumatici e poggia sul modello AIP (Adaptive Information Processing – Elaborazione Adattiva dell’Informazione) di Francine Shapiro, che postula tre principi:
1) Esiste un naturale sistema di elaborazione delle informazioni che permette all’uomo di riorganizzare le sue risposte agli eventi disturbanti, passando da uno stato di squilibrio disfunzionale a uno di risoluzione adattiva (adaptive resolution).
2) Un evento traumatico o uno stato di stress persistente durante una fase di sviluppo può disgregare questo naturale sistema di elaborazione delle informazioni.
3) La combinazione tra gli elementi del protocollo standard EMDR e la stimolazione bilaterale ristabilisce l’equilibrio nel sistema causando una ripresa dell’elaborazione delle informazioni che porta alla normale risoluzione adattiva.
Nella prospettiva dell’EMDR i disturbi che spingono il paziente a richiedere una psicoterapia sono causati da informazioni immagazzinate nella memoria (ricordi) in modo disfunzionale.

Terapia per disturbi alimentari:
I disturbi del comportamento alimentare sono patologie mentali che portano la persona ad avere un rapporto distorto con cibo, peso e immagine corporea.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono complesse patologie mentali che portano, chi ne è affetto, a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea.
Il peso, tuttavia, non è un marcatore clinico imprescindibile di disturbi del comportamento alimentare, perché anche persone di peso corporeo normale possono essere affette dalla patologia.
I disturbi del comportamento alimentare possono compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) e portare a morte.
Colpiscono con più frequenza le giovani donne e tendono ad essere molto mutevoli, anche nello stesso individuo. L’età di esordio si è abbassata e non è raro ormai trovare forme di disturbi del comportamento alimentare anche tra bambini e pre-adolescenti.
Se ne distinguono quattro tipi principali:
- anoressia nervosa
- bulimia
- binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata)
- altre forme: disturbi sottosoglia, forme ibride ed Ednos (disturbi alimentari non altrimenti specificati o disturbi del comportamento alimentare-Nas)
Le cause dei disturbi del comportamento alimentare non sono ben definite e certamente non univoche, ma multifattoriali, comprendenti cioè tanto fattori psicologici che biologici.
Il Centro , grazie ad un piano terapeutico integrato, affronterà le problematiche con un’equipe multidisciplinare specializzata nel trattamento di questi disturbi con l’obiettivo di riportare il paziente ad uno stato di benessere, equilibrio e consapevolezza.

Terapia per problematiche legate alle adozioni
L’adozione porta con sé problematiche legate alla formazione di una nuova famiglia. La creazione di una famiglia è uno degli obiettivi più importanti che una coppia matura possa decidere di realizzare, tuttavia non sempre questo progetto riesce a realizzarsi nei tempi o/e con le modalità immaginate: può capitare infatti che la coppia non riesca ad avere figli, o che pur avendone avuti desideri di ampliare ulteriormente la propria famiglia, ma per differenti motivi, non riesca a farlo. Decidere di adottare un bambino diviene pertanto la soluzione ideale per risolvere queste difficoltà. Il processo di adozione è molto complesso, sia per chi adotta che per chi viene adottato: in Italia a causa del ridotto tasso di natalità è molto difficile riuscire ad accedere ad un adozione Nazionale, perché le richieste superano per quantità le offerte, la soluzione alternativa diviene l’adozione Internazionale.
Una coppia o famiglia che si appresta a intraprendere questo tipo di percorso, ha bisogno di una l unga e complessa preparazione, che vada ad esplorare le diverse difficoltà che si possono incontrare durante un processo di adozione.
Alcuni degli aspetti da tenere in considerazione sono:
saper affrontare adeguatamente i problemi educativi specifici dell’abbandono;
l’età del bambino al momento dell’adozione e di conseguenza le sue esperienze pregresse;
Le motivazioni che hanno condotto la coppia all’adozione;
La presenza di altri figli generati dalla coppia
La storia delle origini del bambino adottato
Il lavoro di sostegno terapeutico svolto dall’equipe di CSPP è rivolto a tutti gli attori dell’adozione e si attua attraverso incontri, individuali o di gruppo, che tengano sempre presente il sistema famiglia e le sue dinamiche.

Humanitude®
Humanitude® trae ispirazione da un movimento filosofico sviluppatosi negli anni ’80 e ’90 che fa riferimento, tra gli altri, alla «Filosofia del soggetto» di Paul Ricoeur, alla teoria e pratica dell’assistenza di matrice anglosassone – che ha avuto tra i suoi principali ispiratori Tom Kitwood con il modello di CuraCentrato sulla Persona – e all’Etica del «Care» di Carol Gilligan.
La metodologia si basa sulle relazioni che uniscono gli uomini tra loro nel rispetto dell’autonomia e dei diritti individuali, mirando a ravvicinare il curante e il curato in una nuova relazione di Umanità.
Humanitude® è centrata sulla relazione tra curante e curato e pone attenzione alla persona nella sua sfera personale, cognitiva, emotiva, relazionale e affettiva. La Metodologia spinge a dare il giusto valore alla riflessione e al pensiero, necessari alla pianificazione e alla realizzazione delle azioni di cura/assistenza, riducendo così i rischi generati dalla “fretta del fare” e del “finire in tempo”.
E’ focalizzata sulla specifica attività dell’igiene alla persona, un momento carico di significati molto spesso banalizzato e svuotato di senso, che risulta difficile, problematico, per curati e curanti.
Humanitude® fornisce un approccio metodologico utile e applicabile a tutte le situazioni di vita quotidiana in cui “s’incontra”, si guarda, si parla, si tocca non un corpo, ma una persona.